Arredare uno studio professionale
I miei consigli

Interior Design 27 giu 2020

Per un professionista è fondamentale avere uno studio curato e accogliente in cui poter lavorare nella massima efficienza e serenità e in cui ricevere clienti, collaboratori o pazienti che siano, nel massimo comfort e con stile.
Nella progettazione di uno studio professionale sono, dunque, in gioco più variabili: funzionalità, comfort e accoglienza e ci sono poche e semplici regole da seguire per ottenere un ottimo risultato che soddisfi tutte queste esigenze basilari.

Gli arredi
Cosa non deve mai mancare in uno studio professionale?
In primis una scrivania su cui si svolgerà buon parte del lavoro. Poi saranno necessarie librerie, mensole e cassettiere in cui riporre ogni sorta di documentazione e materiale di lavoro e, in ultimo, le sedute, per il professionista stesso e per i clienti/collaboratori/pazienti.

La scrivania occupa un posto centrale nella stanza: sarà la prima cosa che verrà focalizzata da chi entra in ufficio e quindi mette al centro dell’attenzione il professionista che vi siede.
Importantissima è anche la collocazione delle librerie, delle mensole e delle cassettiere: devono permettere di archiviare, contenere i materiali da lavoro o la cancelleria, consultare libri e manuali, ecc… nella massima comodità e razionalità, quindi attorno alla scrivania.
Mai trascurare l’importanza delle sedute, specialmente quella su cui il professionista passerà la gran parte della sua giornata: la sedia da ufficio deve essere comoda, confortevole ed ergonomica. E lo stesso vale per le sedute di chi entrerà in studio: non è consigliabile scegliere sedute di minore qualità per clienti, pazienti, collaboratori o assistiti; il prestigio del professionista passa anche attraverso questi dettagli.

L’illuminazione
Nella progettazione di uno studio professionale anche le luci svolgono un ruolo fondamentale: ad oggi su ogni scrivania c’è un computer e, specialmente per chi propriamente ci lavora, la luce è molto importante. Il sistema di illuminazione deve quindi permettere di avere una luce costante ed omogenea tutto il giorno, non diretta e possibilmente regolabile, per evitare di stancare gli occhi – con annessi mal di testa e stress.

I colori
Per uno studio professionale i colori consigliati sono quelli più chiari e neutri, come il bianco, il beige e il crema, che conferiscono all’ambiente eleganza e sobrietà. Ma non sono da escludere, in base ai gusti ed al tipo di lavoro, anche colori come il verde e l’azzurro, che, allo stesso tempo, favoriscono il rilassamento, stimolano la creatività e rinnovano le energie.

Il tocco personale
L’arredamento e lo stile dello studio devono riflettere la personalità del professionista che vi lavora: fa parte dell’immagine stessa che il professionista dà di sé al mondo.
Non possono dunque mancare dei tocchi del tutto personali: magari un divano, delle piante, quadri ed elementi decorativi alle pareti; l’importante è che tutto sia funzionale alla creazione di un ambiente di lavoro gradevole e che non appaia stonato e fuori luogo agli occhi di chi entrerà in studio.

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