Tessuti esclusivi Totti
Materiali preziosi che arredano e rifiniscono la nostra casa

Materiali 16 lug 2019

Come riconoscere Stoffe e Tessuti del mondo

Ho imparato a conoscere questo materiale all’inizio della mia carriera, con l’aiuto di una donna esperta che si chiamava Emidia Totti. Lo stesso negozio attualmente è condotto da una ragazza, Federica Lusi, che con entusiasmo e vera passione ha continuato l’impegno.

Il negozio ubicato a Roma, in via del Babuino 93, offre una grande e selezionata varietà di tessuti di tutto il mondo. Come ogni persona appassionata al proprio lavoro si presta generosamente a descrivere e spiegare le varie composizioni, le tessiture, le stampe e la provenienza dei tessuti che vende. Raccontando a volte la storia del tessuto quando si tratta di vecchi documenti. In questo showroom ci si può sedere gustando un caffè e ascoltando da Federica le descrizioni dei materiali che ci interessano.

Uno dei primi tessuti di cui voglio parlare è il velluto. La composizione di tale tessuto, è costituita da seta o cotone, lana, lino, viscosa. Le stesse fibre elencate, possono essere mischiate in percentuali diverse ottenendo dei velluti con un pelo più o meno morbido, più o meno lucente.

Chi ha la mia età, si può ricordare delle poltrone rosse o verdi di lana mohair, nelle carrozze di prima classe dei treni di allora.

Esistono ancora in Italia ed in altri paesi europei piccole e preziose realtà artigiane che tessono in maniera artigianale con telai larghi appena 50 cm. Con produzioni di 30/40cm al giorno, danno la cifra della preziosità del lavoro prodotto, a Venezia la ditta Bevilacqua e a Zoagli la tessitura Gaggioli. Un dato curioso, che la dice lunga sulla complessità di questo manufatto, lo chiarisce un velluto realizzato da Bevilacqua per un ordine importante, arrivato da un committente dell’est. Il velluto di seta richiesto, un soprarizzo grottesche, che ha impegnato solo per la preparazione del telaio sei mesi di lavoro continuo e dopo tale periodo, riuscivano a produrre il tessuto per soli 40cm al giorno.

Quando vidi per la prima volta i campioni di velluto di seta, ero in gita scolastica a Venezia. Ci condussero in una stanza della ditta Bevilacqua, dove qualcuno ci spiegò la particolare lavorazione a telaio. Dopo tanti anni non ricordo cosa disse la persona che ci illustrava la lavorazione, ma rammento che ci fecero toccare il velluto e questa esperienza sensoriale rimase per sempre nella mia mente.

Tanti anni dopo, circa 15, potei apprezzare a Roma questi tessuti unici, rari e complessi. Allora ebbi il tempo di toccarli, ammirarli ed illustrarli a mia volta ai clienti che accompagnavo ad acquistare da Emidia prima e Federica poi.
È in questo negozio che ho conosciuto, scoperto e apprezzato i tessuti di cotone stampato francesi, documenti del ‘700 e ‘800.

Nei secoli passati, i tessuti per arredamento venivano anche usati per l’abbigliamento, e forse per questo motivo abbiamo avuto maggiori testimonianze attraverso i disegni e i campioni di tessuti che ci sono pervenuti.
Le stampe oltre che sulla seta, con la quale si preferiva di più tessere il disegno, venivano stampati sul cotone percalle, un cotone resistente e morbido ancora prodotto.


1.Jacquard Prugna - Prelle 2.Moquette - Braqueniè 3.Floreale - Pierre Frey 4.Velluto di seta - Larsen 5.Tessuto stampato ikat - Le Manach 6.Jacquard disegno cachemire - De Le Cuona 7.Stampato a righe - Le Manach

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